Interrogare l’oracolo
(da Eranos I Ching: il libro della versatilità , Red Edizioni, Como, 1996, Introduzione)
Il primo e fondamentale passo in ogni consultazione dell’I Ching è la formulazione della domanda. È importante come la domanda viene formulata. La lettura della risposta è immensamente facilitata da una domanda ben formulata. Com’è una domanda ben formulata?
Il primo criterio è il nostro coinvolgimento emotivo nella domanda. È questo coinvolgimento che permette alle immagini dell’oracolo di fare emergere in noi risonanze profonde. Una domanda vaga, superficiale o mossa da semplice curiosità difficilmente ottiene una risposta significativa. L’impatto emotivo della domanda fornisce l’energia psichica necessaria perché le immagini dell’oracolo ci parlino.
In secondo luogo l’I Ching non può rispondere chiaramente a domande formulate come alternativa, del tipo ‘devo fare questo o quest’altro?’ Nel leggere la risposta sarà difficile decidere se riferire le parole dell’oracolo a ‘questo’ o a ‘quest’altro’. Nella misura del possibile è utile individuare un corso d’azione preferenziale, sottoporre all’oracolo una proposta: p.e. ‘dammi un’immagine della situazione che si viene a creare se faccio questo’.
Un altro utile criterio da tener presente è che l’I Ching parla per immagini. Non dice mai sì o no e non ci dice mai cosa dobbiamo fare. Perciò le domande aperte sono meglio delle domande chiuse: se la domanda è formulata in modo da richiedere un sì o un no, una risposta consistente in un’immagine è più difficile da interpretare.
Sii il più specifico e concreto possibile. Non aver paura di restringere e focalizzare la tua domanda. La risposta a una domanda molto ampia o generale è spesso difficile da interpretare perché le immagini possono essere lette in molti modi diversi. Al contrario, partendo da una domanda concreta ed emotivamente significativa la risposta dell’oracolo spesso si apre ad abbracciare tematiche più ampie nella vita del consultante. Da questo punto di vista il processo di consultazione dell’I Ching può essere rappresentato simbolicamente dalla forma di una clessidra (vedi la stele Genio Loci Ignoto di Eranos). Nella parte superiore della clessidra tutta la complessità e la confusione della nostra situazione esistenziale viene focalizzata in un punto, una domanda molto precisa e specifica. Nella metà inferiore, partendo da questa focalizzazione precisa, la risposta nuovamente si apre ad abbracciare una dimensione molto più ampia.
Infine la lettura della risposta. Qui il criterio fondamentale è ascoltare la risonanza emotiva che le parole e le frasi hanno in te, focalizzando l’attenzione su quei passaggi che più direttamente si rapportano alla tua situazione. Tradizionalmente si dice di leggere queste parole ‘rotolandole nel proprio cuore’. Come è essenziale che la domanda corrisponda a un’emozione, così è importante lasciare che anche la risposta interagisca con quella stessa emozione. Lasciati toccare dalle immagini dell’oracolo come se fossero le immagini di un sogno. A volte esse provocano inizialmente un senso di confusione. Lascia che la tua visione della situazione diventi fluida. Permettiti di associare liberamente. Non ci sono regole per l’interpretazione di questi testi. Ricorda, essi non hanno un senso univoco, indipendente da te e dalla tua domanda.
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